Un alloggio è considerato sovvenzionato quando la comunità autonoma in cui si trova verifica che rispetti una serie di caratteristiche relative alle dimensioni massime e al prezzo massimo (di vendita o affitto), attraverso la "classificazione provvisoria" del Progetto e la successiva "classificazione definitiva" dell'alloggio finito.
Il prezzo dell'alloggio sovvenzionato sarà quindi inferiore a quello dell'alloggio libero ma in cambio avrà una serie di limitazioni: dovrà essere utilizzato come abitazione regolare e permanente per famiglie con reddito inferiore a una certa cifra, avendo il suo utilizzo regolato per tutta la durata del regime di protezione.
Il prezzo massimo di vendita o affitto, il reddito massimo degli acquirenti/inquilini, così come altri requisiti aggiuntivi, saranno stabiliti dalle diverse comunità autonome e dipenderanno dal tipo di protezione che la casa ha, dal comune in cui si trova e dalla legislazione in vigore al momento in cui la casa ottiene la "classificazione provvisoria".
Esistono sia alloggi sovvenzionati in vendita che in affitto. Oltre al miglioramento del prezzo rispetto all'alloggio libero, acquistare un alloggio sovvenzionato significa la possibilità di ottenere una serie di aiuti finanziari da parte dello stato e/o delle comunità autonome.
Ma se decidi di optare per questo tipo di alloggio, devi sapere che mentre mantiene la sua categoria di "sovvenzionato", deve essere utilizzato come residenza regolare e permanente, senza possibilità di venderlo liberamente.
Infatti, per venderlo prima che siano passati 10 anni dall'acquisto (che è di solito il termine medio nelle diverse regioni), sarà necessario chiedere l'autorizzazione alla comunità autonoma, oltre a restituire gli aiuti che sono stati ottenuti.
Per conoscere tutti i tipi di alloggi sovvenzionati, è necessario accedere a ciascun "piano autonomo".